mercoledì 16 gennaio 2008

Diario di una badante*

Sono tornata nel mio paese dopo tre mesi e ho trovato una casa davvero indecente. Panni e cenci da tutte le parti, piatti ammucchiati e scarpe dappertutto. Il giorno di Natale ho cominciato a cucinare la mattina presto, la neve fuori era alta mezzo metro, i miei tre figli ancora dormivano e mio marito, anche per Natale, stava studiando. Ho preparato tante cose da surgelare, le ho divise in barattoli, sacchetti, ho preparato le provviste per i prossimi tre mesi. Mio figlio minore ha 12 anni, l'atro 14 e mia figlia più grande ha diciotto anni. Quest'anno dovrà scegliere la facoltà, penso che si iscriverà a medicina. Io speravo che diventasse una musicista come me, però i concerti e la musica non portano tanti soldi. Tutti i miei figli studiano uno strumento, quello più piccolo il violino, l'altro il piano e la più grande il clarinetto. Mio marito non fa le pulizie ma studia sempre perchè insegna all'università, è tanto distratto! A volte esce con la macchina e torna a piedi. Queste due settimane che ho passato a casa sono state davvero pesanti. Tre lavatrici al giorno e la casa piena di panni ad asciugare. Non ho avuto tempo nemmeno di suonare il pianoforte. Quando facevo i concerti, mi esercitavo molto. Poi è arrivato il momento di partire. I miei figli e mio marito mi hanno accompagnato all'autobus, nella borsa avevo le provviste per le venti ore di viaggio e i miei documenti li avevo lasciati in una busta in valigia, tanto avevano detto che alla frontiere non controllavano più. Siamo tutti cittadini europei. Invece alla frontiera ho dovuto mettere sottosopra la valigia e le borse. Quando sono arrivata in Italia meno male non faceva tanto freddo, avevo lasciato 15 gradi sotto zero e finalmente potevo togliere il cappello. Sono arrivata nella casa dove lavoro e la signora era peggiorata. Senza di me è diventata ancora più nervosa. Prima di partire mi aveva buttato giù dalle scale e per fortuna non mi sono fatta male. Prima si spogliava tutta due volte al giorno e buttavia i vestiti, ora invece lo fa almeno tre volte, si dimentica di aver già preso un clistere e ne vuole un altro, qualche volta si attacca ai miei capelli e li tira, poi mi chiama puttana. La figlia dice che è colpa mia, non dovevo andare via per due settimane, lei è dovuta stare con la madre, la madre ha perso le sue abitudini e adesso ci vorrà un po' di tempo per calmarla. Le mie amiche mi consigliano di cercare un altro posto di lavoro, ma io penso che sia un po' difficile da tutte le parti e poi la casa è in centro, ho due ore libere il pomeriggio, posso andare a scuola e insomma per adesso sto così. Ho raccomandato ai miei figli di non fare troppo casino e di non lasciarmi tutti quei cenci da lavare a Pasqua quando torno a casa, gli ho anche detto che se non devo lavorare troppo, potremo andare a sciare, mio marito avrà sempre tanto da studiare e non verrà con noi in montagna. Per una donna lasciare la casa abbandonata è un po' difficile ma quando avrò messo un po' di soldi da parte per la famiglia, tornerò e tutto sarà presto dimenticato. Qui sarebbe facile trovare anche un fidanzato per quelle due ore il pomeriggio, ma troppa fatica..., gli uomini sono uguali in tutti i paesi.
Una badante polacca
* stranstraneri ha riscritto con qualche correzione, il testo era leggibile ma un po' faticoso.

10 commenti:

silviodulivo ha detto...

Questo è il post più bello del blog. O perlomeno quello che mi ha più colpito. Senza fiato.
Silvio

Corleone Dialogos ha detto...

Le testimonianze sono le cose che fanno riflettere di più. Drammaticità di una vita raccontata come se fosse una vita normale. Che grandi donne! Inoltre quando si riferiva agli uomini non cerca altri uomini qui perchè gli uomini sono tutti uguali. In verità credo abbia ragione.

Giuseppe Crapisi

Anonimo ha detto...

"Prima eravamo poveri perchè eravamo schiavi, oggi siamo schiavi perchè siamo poveri": è quel che mi disse un anziano ex funzionario del Partito Comunista Cecoslovacco che incontrai davanti al Palazzo Primaziale di Bratislava poco dopo la caduta dei regimi comunisti dell'est.
Nei secoli passati la resa in schiavitù avveniva in loco, attraverso guerre di conquiste e colonizzazioni, quando i famelici interessi delle potenze europee si concentravano soprattutto sulle materie prime, poi con lo sviluppo dell'industria i beni più preziosi sono diventati il petrolio (ma questa è un'altra storia) e la mano d'opera, possibilmente a basso costo e facilmente ricattabile: così sono cominciati i grandi flussi migratori, da un continente all'altro, da un Paese all'altro, o interni allo stesso Paese (ma questi sarebbe più giusto definirli deportazioni, come nel caso dell'Italia: da vedere "Rocco e suoi fratelli" di L.Visconti-1960), cosicchè gli schiavi hanno cominciato ad autoconsegnarsi a domicilio. Successivamente siamo passati alla delocalizzazione delle industrie e allo sfruttamento in loco della mano d'opera: inizialmente sono state trasferite quelle attività particolarmente "sporche" e pericolose (assolutamente da leggere "Mezzanotte e cinque a Bhopal" di Dominique Lapierre e Xavier Moro), quelle che non erano più compatibili con le "sensibilità" e le "esigenze" dei paesi ricchi ed opulenti, poi è toccato a quelle in cui il costo della mano d'opera è preminente nel processo di trasformazione (manifatturiero): persino in Cina e Sud Corea sono già in atto processi di delocalizzazioni verso Vietnam e Cambogia. Oggi gli schiavi si concentrano, nel nostro Paese, soprattutto nel settore dei servizi e attività terze: i precari italiani nei servizi pubblici, e gli stranieri in quelli privati. Gli attuali equilibri (o squilibri) mondiali sono destinati ad essere profondamente sconvolti in un futuro molto più prossimo di quanto si possa pensare, soprattutto a causa delle crescenti difficoltà di approvvigionamento di fonti energetiche (prima di tutto il petrolio) e molte cose cambieranno rapidamente, resta solo da chiedersi quali saranno i prossimi schiavi.
Alfonso

Stranistranieri ha detto...

La storia della badante (che ha un nome e un cognome ovviamente omessi)continuerà. Gli episodi fra il tragico e il divertente, potrebbero essere anche racchiusi in "Avventure di una badante".Vediamo.

Stranistranieri ha detto...

Qualche volta i luoghi comuni racchiudono grandi verità. Peccato che spesso gli uomini siano tutti uguali. Ma uguali in cosa? Mi piacerebbe sentirlo dire dagli uomini.

Homo Cinicus ha detto...

MILANO (Reuters) - Due operai sono morti nella notte all'interno della stiva di una nave attraccata a Porto Marghera, a Venezia, e per protesta i sindacati hanno indetto uno sciopero immediato in tutti i porti italiani.


La polizia ha riferito che l'incidente è avvenuto alle 2:40 di questa notte presso la ditta "Centro intermodale adriatico".

I due dipendenti -- uno appartenente alla Cooperativa nuova CLP di Marghera e l'altro alla ditta ICCO con sede a Dosson di Casier (TV) -- si stavano occupando della pulizia di una stiva contenente grano.

Al momento di calarsi all'interno, però, il primo operaio, Z D. veneziano di 40 anni, a causa dell'inalamento dei fumi di grano ha perso i sensi, spiega la polizia.

Il secondo, F.P. padovano di 52 anni, è sceso nella stiva prestargli soccorso, ma è svenuto a sua volta.

I soccorritori del 115 sono riusciti a recuperari i corpi dei due quando ormai erano senza vita.

Un terzo operaio, un rumeno di 52, appartenente all'equipaggio della nave, che ha tentato di fornire i primi soccorsi munito di respiratore, è stato ricoverato all'ospedale civile di Mestre per accertamenti. La nave è stata posta sotto sequestro.

Per protestare contro l'accaduto, Filt Cgil, Fit Cisl e UIltrasporti hanno proclamato uno sciopero immediato in tutti i porti italiani con modalità da definire localmente.

In una nota, le sigle sindacali "esprimono ferma protesta per il susseguirsi di incidenti che hanno raggiunto livelli non sopportabili nel 2007 e che purtroppo proseguono".

"La protesta è indirizzata anche verso quelle imprese che non garantiscono lo svolgimento delle attività in sicurezza. Le tre organizzazioni sindacali rivolgono un invito agli organi ispettivi ed alle istituzioni competenti perchè vigilino e facciano rispettare la legislazione per la sicurezza del lavoro".

OGGI POMERIGGIO RIUNIONE IN PREFETTURA

NOTIZIA DI DUE ORE FA... a proposito di schiavi

Anonimo ha detto...

Queste sono solo le ultime notizie battute dall'ANSA: ormai quotidianamente i cittadini italiani debbono sgranare questo scandaloso rosario di indecenza e mascalzonate. E' in "questa" Italia che poi si muore sul lavoro.

Alfonso

Anonimo ha detto...

scusate, ma ho dimenticato di aggiungere "le notizie" al commento,eccole:

Mafia: Cuffaro dichiarato colpevole
Il presidente della Regione Sicilia condannato a 5 anni
postato 24 min fa

(ANSA) - PALERMO, 18 GEN - Salvatore Cuffaro, imputato di favoreggiamento aggravato alla mafia e violazione di segreto d'ufficio, e' stato dichiarato colpevole. Il presidente della Regione siciliana e' stato condannato a cinque anni di reclusione per favoreggiamento semplice ed e' stato anche interdetto dai pubblici uffici per la durata della pena. L'imprenditore Michele Aiello, indicato come il 're Mida' della sanita' siciliana e personaggio chiave del processo alle talpe alla Dda,e' stato condannato a 14 anni.


Mastella: Udeur minaccia crisi
Fabris, approvare quanto detto dal ministro alla Camera
postato 4 ore fa

(ANSA) - ROMA, 18 GEN -L'Udeur minaccia la crisi se lunedi' la maggioranza non votera' una mozione che appoggia quanto detto alla Camera sulla giustizia da Mastella. 'Se la maggioranza non vota una mozione di totale condivisione con quanto detto dal ministro Mastella in Aula - spiega il capogruppo Fabris - e cioe' una formula del tipo ascoltata la relazione del governo la si approva, non c'e' piu' la maggioranza non solo numerica ma politica. I nostri voti non si contano piu''.(A DESTRA NELLA FOTO)
Rai: pm chiede rinvio Berlusconi
Avrebbe segnalato cinque attrici ad Agostino Sacca'
postato 2 ore fa

(ANSA) - NAPOLI, 18 GEN - La procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio per Berlusconi per il reato di corruzione nell'ambito dell'inchiesta sulla Rai. Al leader di Forza Italia vengono contestate segnalazioni a favore di cinque attrici fatte al presidente di Rai Fiction Agostino Sacca'.

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

imparato molto