mercoledì 30 aprile 2008

Nomadi e stanziali


Sono proprio curiosa di vedere, come il nuovo sindaco di Roma, riuscirà a rendere la città pulita e sicura. Farà un'azione concertata con disposizioni governative su tutto il territorio nazionale, o caccerà gli indesiderati mandandoli in altri comuni, dove la sinistra pietosa aprirà campi e centri di accoglienza? Ricordo, qualche anno fa a Firenze (ma forse succede anche adesso), la polizia fece salire in macchina tre cinesi senza pemesso di soggiorno e li scaricò all'ingresso dell'autostrada Firenze Nord. I cinesi in questione che frequentavano il corso di italiano, arrivarono in classe dopo qualche giorno ridendo come matti e mi raccontarono l'allegra avventura. Mi fecero vedere i polpastrelli per dirmi che gli avevano preso le impronte digitali e ridevano. Io ingenua, pensavo che tutto questo fosse molto pericoloso per loro, schedati in questo modo li immaginavo di li a poco in prigione o chissà che cosa. Invece sono passati diversi anni, loro sono ancora clandestini, si arrangiano come possono facendo lavoretti e barando a majong (forse è scritto male, non ho voglia di controllare) in bische casalinghe di fortuna, vengono ancora ogni tanto a scuola, spesso mi portano ravioli fritti o al vapore, quando sentono parlare della polizia ridono e io sono contenta di avere a che fare con dei buontemponi.

mercoledì 23 aprile 2008

Le donne, la notte, la casa e la violenza

Ma questi uomini che appostati da qualche parte, nel buio di una stazione, fra i cespugli di un parco, negli anfratti e negli androni, nelle case e nelle camere da letto, questi uomini, dico, non hanno una mamma, una sorella, un rapporto con il femminile che sia anche di amore e rispetto? E come fanno ad eccitarsi terrorizzando una persona? Io non capisco. Anche di fronte a tanta violenza, letta, sentita, vista, percepita, io rimango ancora incredula. Bisogna essere maschio per intuire quello che passa dall'inguine alla testa di un uomo?

martedì 15 aprile 2008

Cambierà qualcosa?

Per noi, nella scuola, nei corsi d'italiano dei Centri Territoriali Permanenti, non cambierà niente. L'organizzazione dei corsi, la divisione in livelli, la didattica che permette di raggiungere certi obiettivi, tutto rimarrà ancora a discrezione dei singoli insegnanti e della loro voglia di fare. Chi tira a campare può farlo. Nessun controllo, nessuna verifica, il mondo degli stranieri è vario e fluttuante, non ci sono i genitori che stanno con il fiato sul collo degli insegnanti. Nemmeno i coordinatori entrano nel merito di quello che si fa. Quello che conta è il numero degli iscritti per avere più finanziamenti per l'anno successivo e un'applicata di segreteria che svolga il lavoro non per il CTP, ma per tutte le esigenze della segreteria. Qualche furbo fa i progetti chiedendo 50 ore di lavoro straordinario che fa tranquillamente in orario scolastico. Le poche riunioni che facciamo nell'arco dell'anno scolastico sono di mattina e guarda caso per alcuni in orario scolastico che non viene nemmeno recuperato. Non esistono programmazioni comuni e nemmeno una programmazione individuale registrabile. Quale progetti? Boh! Chi li legge? Non si chiedono vrifiche. L'inciucio con l'RSU di turno li fa passare. E' un mondo dove tutto può succedere. Il governo Prodi aveva stanziato per l'anno scolastico 2007/08 una cifra alquanto superiore al previsto. Il prossimo governo taglierà ancora. Per quanto mi riguarda lavorerò come sempre a fare programmazioni, a stabilire obiettivi, a trovare strategie per raggiungerli, ad insegnare a fare curricula, a dare dritte per trovare lavoro, a cercare scuole appropriate per chi vuole continuare, a dare informazioni sugli eventi cittadini, ad incontrare le persone. E anche fuori dall'orario scolastico senza chiedere compensi straordinari, vista l'esiguità del carico orario per riunioni ecc...
Un decreto di fine 2007 stabilisce per l'anno prossimo, la creazione di Centri Provinciali per l'Educazione degli Adulti, indipendenti dai circoli scolastici, con un proprio organico e una propria dirigenza e sposta l'attenzione sull'utenza italiana "debole", sugli abbandoni scolastici, sull'analfabetismo di ritorno, su corsi finalizzati al titolo di studio e anche sull'alfabetizzazione degli stranieri. Un cambiamento di prospettiva che scommetto, non entrerà nel merito del cambiamento auspicabile della didattica. E comunque ho dei seri dubbi che il tutto vada avanti. Chissà se negli altri CTP si fanno attività più gratificanti e si hanno notizie su quello che sarà il prossimo futuro.

sabato 12 aprile 2008

I figli degli immigrati


Due ragazzine a Firenze, nello stesso giorno, a scuola, hanno tentato di uccidersi buttandosi nel vuoto. Non sono morte e continueranno a vivere qui nello squallore delle loro vite, confrontandosi ogni giorno a scuola con le vite forse un poco più spensierate dei loro compagni. La bambina cinese diceva in alcuni messaggi che nessuno poteva immaginare che vita lei stava facendo in una stanza-casa-laboratorio senza finestre con i genitori e un fratello. L'altra etiope chiedeva alla madre di poter ritornare in Etiopia. Un genitore, di solito le madri, o tutta la famiglia, arriva qui per costruire un futuro diverso per i figli, trova un lavoro, forse un nuovo compagno o compagna, chi si è indebitato per fare il grande cambiamento, lavora senza tregua notte e giorno pensando al futuro dei propri figli. I figli a scuola confrontano il loro presente con quello dei compagni, a casa arrancano nel presente per prepararsi un futuro e spesso scoppiano. E questo è forse il destino dei figli degli immigrati che alla fine troveranno una loro faticosa sistemazione rimanendo divisi fra la voglia di aderire ai desideri della famiglia e il riconoscersi nella realtà che li circonda. E' l'adolescenza che frega, che preme, che chiede. Superata dolorosamente quella che dovrebbe essere la parte più bella della vita, il peggio è passato e forse è passata anche la voglia di buttarsi dalla finestra.

venerdì 11 aprile 2008

ANDIAMO A VOTARE!


Non è vero che sono tutti uguali: Emma Bonino non è uguale alla Santanchè, Di pietro non è uguale a Casini, Rosy Bindi non è la Mussolini, Rita Borsellino non è la Brambilla.....Insomma non c'è fine al peggio ma c'è sempre un meno peggio!!! Non troviamoci ancora con Berlusconi sul groppone.

lunedì 7 aprile 2008

Elezioni

Ogni anno ad aprile, le frequenze a scuola diminuiscono, qualcuno trova un lavoro, qualcuno preferisce stare in giro, altri pensano di avere imparato abbastanza e vanno a cercare lavoro. In effetti se contiamo da ora alla fine della scuola, i giorni sono rimasti veramente pochi. Ci sono le elezioni e in classe è difficile parlare dell'argomento. Quasi nessuno legge i giornali, molti sentono nell'aria il nome di Berlusconi e forse lo associano a qualcosa di positivo. Chissà! Molti stranieri che sono in Italia per lavorare, hanno il grande desiderio di avere tanti soldi e non si chiedono come uno li abbia potuti fare. E' bravo perchè li ha saputi fare. Uno studente che ascolta musica italiana (Ramazzotti, Celentano, Vasco), guarda la televisione italiana, ha detto che tutti sono uguali e che ci vorrebbe ancora Mussolini. Come non inorridire e spiegare con il poco lessico a disposizione, come stanno veramente le cose? Ci provo ma i risultati non sono splendidi. Provo ad analizzare idee generali di giustizia sociale, pace, onestà, democrazia, ma devo fermarmi continuamente per spiegare termini a cui cinesi, filippini, egiziani, non sono abituati, nemmeno nella loro lingua. Storia ben diversa con il livello intermedio, frequentato da francesi, brasiliani, polacchi, belgi. Leggono i giornali dei loro paesi, hanno idee personali, esprimono le loro opinioni, sfogliano il giornale gratis e sanno argomentare le loro posizioni. E cosa interessante, sono tutti o ricercatori, o fanno un master, o sono studenti erasmus. E per scoprire l'acqua calda, bisogna dire che è molto più facile avere a che fare con persone "acculturate" che hanno avuto e hanno il tempo di affinare il proprio spirito e la propria sensibiltà. Comunque ho detto a tutti che il mio voto non andrà mai per nessun motivo a Berlusconi e nemmeno a chi agisce nel segno dei valori cattolici e del Vaticano. I filippini tremavano.

mercoledì 2 aprile 2008

bambini

Perchè farli se non siamo sicuri di poterli rispettare al cento per cento? Per chi? Per Dio?