sabato 2 febbraio 2008

Dalla Georgia con sentimento

L' alfabeto georgiano è proprio bello, sembra fatto di riccioli ricamati sulla carta, e uno dei registi che amo di più è georgiano: Sergej Paragianov, con le sue leggende, le fortezze, i cavalli, le vallate, i riti ortodossi, gli oggetti trasfigurati in simboli. La macchina da presa come un pennello sulla pellicola. Paragianov è morto, appena dopo la caduta del muro e dell'impero sovietico, dopo aver fatto tre anni in Siberia accusato di omosessualità e non aver potuto, per quindici anni, produrre un film. Gli studenti georgiani, arrivati da poco in classe, vivacchiano in una qualche casa, vengono a scuola il pomeriggio, ASPETTANO di trovare un lavoro, e sanno di "lontano". Più lontano dei cinesi, dei russi, degli ucraini, dei turchi. Forse lontani quanto gli armeni. Lontani perchè pochi in Italia, scappati o emigrati. I primi nella mia classe di italiano. Aspetto di sentire presto storie mai sentite, in un italiano che sa farsi capire e che accorci le distanze.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

La Georgia occupa una posizione strategica sullo scacchiere geopolitico per la stabilità dell'intera regione e per l'approvvigionamento energetico dell'Europa. Le velleità separatiste dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud, la minaccia di Putin di riconoscerne l'indipendenza dalla Georgia se gli Stati Uniti riconoscono unilateralmente quella del Kosovo, fanno infatti di questo paese un potenziale focolaio di guerra. Quale futuro si prospetta allora per la Georgia e gli altri paesi del Caucaso del Sud, come Armenia e Azerbaijan? Georgia nell'Unione europea?
Oggi il problema siamo noi, che non sappiamo cosa vogliamo fare dell'Ue. Loro, invece, hanno capito: vedono che non investiamo nella risoluzione dei conflitti e che la nostra opinione pubblica ha avuto difficoltà nell'accettare l'allargamento. Per questo sono più riservati. Spero che l'Ue non lasci orfani questi tre paesi.

silviodulivo ha detto...

Ora si intende anche di Abkazia!
Stranisranieri, un film interessante di questo regista? Quale preferisci?
Silvio

Stranistranieri ha detto...

Quasi introvabili:
1-La leggenda della fortezza di Suram
2-Il colore del melograno.
Però sulla rai 3, la notte, li ho visti diverse volte. E anche al festival del cinema di Venezia.

Anonimo ha detto...

... e se si dormisse, di notte?

Anonimo ha detto...

Melograno... questa parola mi ricorda qualcosa!
Faby

Stranistranieri ha detto...

Già, la melograna di Nuanda! Bella poesia!

Anonimo ha detto...

Ancora Nuanda?.. non v'è bastato?

Homo vulgaris

Anonimo ha detto...

Ora che silviodulivo si dedica alla sua ricerca su San Salvi spostiamo su stranistranieri la polemica? No, via!

Florentina

Anonimo ha detto...

..purchè ci sia polemica!

H.Vulgaris