lunedì 1 settembre 2008

Odore di scuola

Un tempo era il primo ottobre, adesso io comincio a sentirlo già dal primo settembre. Più che di aule, registri, bidelli, segreterie e colleghi, io comincio a sentire l'odore delle iscrizioni.
Cammino per strada, incontro il marocchino con le busta della spesa e penso: questo potrei ritrovarmelo in classe, o vedo il gruppetto di indiani, o incrocio la badante peruviana che tiene a braccetto una tremante signora e già li vedo seduti, dislocati per provenienza, con il quaderno aperto e il dizionario chiuso. Incontro il cuoco cinese, la cameriera giapponese, la signora egiziana con la testa coperta e il bambino in carrozzina, la ragazza ucraina con la cugina, mi dice: - questo anno viene lei, io trovato famiglia per lavoro- e in bicicletta, sulle piste ciclabili incrocio in motorino il domestico filippino, gli do un'occhiataccia, rallenta, mi dice - scusa signora, troppo tardi, scuola comincia quando?
E tutti con i buoni propositi di imparare tutto e subito. Molti restano finchè riescono a conciliare i tempi del lavoro e i tempi della scuola, alcuni se la svignano dopo un mese, un giorno. Riprovano l'anno dopo o si accontenteranno di quello che imparano per strada. Io rimango lì a fare il mio lavoro di paziente sartoria.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Daniela,
Sono Marco.
Ci samo visti ieri da Francesco.
Ho letto un pò di cose del tuo BLOG.
Mi piace il tuo modo di scrivere...
Martedì dovremmo rivederci per il compleanno di Francesco.
Hai qualche idea visto che mi ha INTIMATO di non fargli regali?
Baci.
Marco

Toyo Perplesso ha detto...

Ciao Cara,
buon inizio anno!
Mister_NixOS

Stranistranieri ha detto...

Grazie di questi saluti. Ciao Marco, difficile fare regali alla persona in questione, spesso li rende (se non gli piacciono).
Mister nixos: quest'anno a scuola sarà ancora più maiala (scusa il francesismo toscano). Ma noi andremo avanti come sempre,senza usare i lamenti come scusa per non fare niente