Ieri sera stavo guardando il telegiornale mentre trasmetteva le immagini della contestazione a Giuliano Ferrara, la mia bambina si è spaventata. Ho spento il televisore e le ho spiegato che quel signore aveva scelto quel "lavoro" per guadagnarsi la "pagnotta"...insomma nessuna paura! Ho pensato che quelle immagini non fossero adatte per i bambini... ma ho gioito come una Pasqua per il lancio delle uova e dei pomodori! Alfonso
Si tanta soddisfazione, davvero! Chissà qual è il vero motivo per cui Frrara si è buttato in questa cosa. Non ha certo bisogno della "pagnotta" in senso classico. Chi deve ossequiare? Non è che non dormo sulla qustione, ma mi sembra che le ragioni siano "altre" e mi sfuggono.
Nell’ambito della semplificazione della politica e della corsa sfrenata verso l’età della pietra, ecco la Lista No Aborto, per gli inglesi Pro Life, di Giuliano Ferrara. La nobile, disinteressata battaglia ideale “per la vita” si rivela per quel che è: un espediente furbesco per abbindolare qualche beghina raccontandole che, votando lui, diminuiranno miracolosamente gli aborti; disturbare le lise di Casini, seminare zizzania nel centrosinistra, dove c’è sempre qualche Binetti che abbocca; e portare acqua al mulino di Berlusconi, che peraltro dell’aborto se ne infischia allegramente, visto che la sua signora ha dichiarato di aver abortito fra il sesto e il settimo mese, e lui è altrettanto interessato a far abortire il processo Mills, il processo Mediaset, il processo Saccà e la sentenza della Corte di Lussemburgo su Europa7. Ma Veltroni lo sa?
2 aprile 2008, Don Gelmini per carità di Pino Corrias Vanity Fair, 3 aprile 2008
"Prendete la lugubre vicenda di don Gelmini. Deve esserci un piano contro la Chiesa. Deve esserci un demo pluto complotto. Se ogni grande tema dell’Umano e del Divino, transitando per Roma, smette all’improvviso di palpitare, per diventare l’involucro inerte di qualcos’altro: un giocattolo di chiacchiere da contesa elettorale (Giuliano Ferrara e l’aborto), una gaffe di cospicua ridondanza (il papa alla Sapienza), uno spettacolo di dubbia propaganda seicentesca (il battesimo di Magdi Allam). Persino il venerdì santo, nella versione tv del premuroso Gianni Riotta, diventa una grottesca apertura di tre minuti del telegiornale, tipo: nato 33 anni prima a Betlemme, oggi lo hanno crocifisso.
Con Don Gelmini si scendono ben altri abissi di senso e di decoro. E con lui la virtù teologale della carità. Che esercitava nelle sue multiple comunità per tossicodipendenti, ma anche incassando denari in diretta tv, per il giubilo sventato di Mara Venier: “Evviva! Un assegno di dieci miliardi dal presidente Berlusconi! Pensate! Dieci miliardi!”.
Ora che don Gelmini è sotto inchiesta per violenza sessuale, il Vaticano gli ha vietato di esercitare le sue funzioni di sacerdote. Ma sarebbe bastata un’occhiata alla sua notevole biografia per andarci cauti con questo salvatore d’anime di strada. Annovera, oltre al celebre fratello Padre Eligio, quello di Mondo X e dei party in piscina, una condanna definitiva a 4 anni per bancarotta, truffa, assegni a vuoto. Una permanenza in Vietnam con fuga. Un secondo arresto per tangenti. La imperitura passione per i ragazzi e per le Jaguar. L’esibizionismo. Un talento nell’accaparrarsi casali, ville, castelli. Celebrare feste. Invitare politici. E in cima a un simile Calvario fare la morale al mondo, che sarebbe bastato come indizio di un qualche terremoto imminente. O almeno di un complotto."
Aprite un quesito enorme. Da chi aveva un'ora libera o è rimasto frustrato, a chi crede nelle favole o vuol riparare la coppia, per accettazione sociale e per tramandare l'azienda di famiglia. .....
nessuno di questi è un valido motivo, eppure ve ne sono molti altri ancora peggiori.
Sono un'insegnante specializzata nell'insegnamento dell'italiano come lingua seconda. Per insegnare l'italiano uso tanti sistemi e tanti materiali, mi avvalgo dei miei studi di glottodidattica e dell'esperienza acquisita in tanti anni di insegnamento, entro in relazione con gli studenti e cerco di far entrare gli studenti in relazione fra di loro. Mi interessano le culture differenti e gli arricchimenti che derivano dal loro confronto. Ho iniziato questo blog per me, per coinvolgere gli studenti a produrre materiali e per far conoscere questo settore dell'educazione.
5 commenti:
Ieri sera stavo guardando il telegiornale mentre trasmetteva le immagini della contestazione a Giuliano Ferrara, la mia bambina si è spaventata. Ho spento il televisore e le ho spiegato che quel signore aveva scelto quel "lavoro" per guadagnarsi la "pagnotta"...insomma nessuna paura!
Ho pensato che quelle immagini non fossero adatte per i bambini... ma ho gioito come una Pasqua per il lancio delle uova e dei pomodori!
Alfonso
Si tanta soddisfazione, davvero! Chissà qual è il vero motivo per cui Frrara si è buttato in questa cosa. Non ha certo bisogno della "pagnotta" in senso classico. Chi deve ossequiare? Non è che non dormo sulla qustione, ma mi sembra che le ragioni siano "altre" e mi sfuggono.
Nell’ambito della semplificazione della politica e della corsa sfrenata verso l’età della pietra, ecco la Lista No Aborto, per gli inglesi Pro Life, di Giuliano Ferrara. La nobile, disinteressata battaglia ideale “per la vita” si rivela per quel che è: un espediente furbesco per abbindolare qualche beghina raccontandole che, votando lui, diminuiranno miracolosamente gli aborti; disturbare le lise di Casini, seminare zizzania nel centrosinistra, dove c’è sempre qualche Binetti che abbocca; e portare acqua al mulino di Berlusconi, che peraltro dell’aborto se ne infischia allegramente, visto che la sua signora ha dichiarato di aver abortito fra il sesto e il settimo mese, e lui è altrettanto interessato a far abortire il processo Mills, il processo Mediaset, il processo Saccà e la sentenza della Corte di Lussemburgo su Europa7.
Ma Veltroni lo sa?
2 aprile 2008,
Don Gelmini per carità
di Pino Corrias
Vanity Fair, 3 aprile 2008
"Prendete la lugubre vicenda di don Gelmini. Deve esserci un piano contro la Chiesa. Deve esserci un demo pluto complotto. Se ogni grande tema dell’Umano e del Divino, transitando per Roma, smette all’improvviso di palpitare, per diventare l’involucro inerte di qualcos’altro: un giocattolo di chiacchiere da contesa elettorale (Giuliano Ferrara e l’aborto), una gaffe di cospicua ridondanza (il papa alla Sapienza), uno spettacolo di dubbia propaganda seicentesca (il battesimo di Magdi Allam). Persino il venerdì santo, nella versione tv del premuroso Gianni Riotta, diventa una grottesca apertura di tre minuti del telegiornale, tipo: nato 33 anni prima a Betlemme, oggi lo hanno crocifisso.
Con Don Gelmini si scendono ben altri abissi di senso e di decoro. E con lui la virtù teologale della carità. Che esercitava nelle sue multiple comunità per tossicodipendenti, ma anche incassando denari in diretta tv, per il giubilo sventato di Mara Venier: “Evviva! Un assegno di dieci miliardi dal presidente Berlusconi! Pensate! Dieci miliardi!”.
Ora che don Gelmini è sotto inchiesta per violenza sessuale, il Vaticano gli ha vietato di esercitare le sue funzioni di sacerdote. Ma sarebbe bastata un’occhiata alla sua notevole biografia per andarci cauti con questo salvatore d’anime di strada. Annovera, oltre al celebre fratello Padre Eligio, quello di Mondo X e dei party in piscina, una condanna definitiva a 4 anni per bancarotta, truffa, assegni a vuoto. Una permanenza in Vietnam con fuga. Un secondo arresto per tangenti. La imperitura passione per i ragazzi e per le Jaguar. L’esibizionismo. Un talento nell’accaparrarsi casali, ville, castelli. Celebrare feste. Invitare politici. E in cima a un simile Calvario fare la morale al mondo, che sarebbe bastato come indizio di un qualche terremoto imminente. O almeno di un complotto."
Aprite un quesito enorme.
Da chi aveva un'ora libera o è rimasto frustrato, a chi crede nelle favole o vuol riparare la coppia, per accettazione sociale e per tramandare l'azienda di famiglia.
.....
nessuno di questi è un valido motivo, eppure ve ne sono molti altri ancora peggiori.
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