lunedì 7 aprile 2008

Elezioni

Ogni anno ad aprile, le frequenze a scuola diminuiscono, qualcuno trova un lavoro, qualcuno preferisce stare in giro, altri pensano di avere imparato abbastanza e vanno a cercare lavoro. In effetti se contiamo da ora alla fine della scuola, i giorni sono rimasti veramente pochi. Ci sono le elezioni e in classe è difficile parlare dell'argomento. Quasi nessuno legge i giornali, molti sentono nell'aria il nome di Berlusconi e forse lo associano a qualcosa di positivo. Chissà! Molti stranieri che sono in Italia per lavorare, hanno il grande desiderio di avere tanti soldi e non si chiedono come uno li abbia potuti fare. E' bravo perchè li ha saputi fare. Uno studente che ascolta musica italiana (Ramazzotti, Celentano, Vasco), guarda la televisione italiana, ha detto che tutti sono uguali e che ci vorrebbe ancora Mussolini. Come non inorridire e spiegare con il poco lessico a disposizione, come stanno veramente le cose? Ci provo ma i risultati non sono splendidi. Provo ad analizzare idee generali di giustizia sociale, pace, onestà, democrazia, ma devo fermarmi continuamente per spiegare termini a cui cinesi, filippini, egiziani, non sono abituati, nemmeno nella loro lingua. Storia ben diversa con il livello intermedio, frequentato da francesi, brasiliani, polacchi, belgi. Leggono i giornali dei loro paesi, hanno idee personali, esprimono le loro opinioni, sfogliano il giornale gratis e sanno argomentare le loro posizioni. E cosa interessante, sono tutti o ricercatori, o fanno un master, o sono studenti erasmus. E per scoprire l'acqua calda, bisogna dire che è molto più facile avere a che fare con persone "acculturate" che hanno avuto e hanno il tempo di affinare il proprio spirito e la propria sensibiltà. Comunque ho detto a tutti che il mio voto non andrà mai per nessun motivo a Berlusconi e nemmeno a chi agisce nel segno dei valori cattolici e del Vaticano. I filippini tremavano.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Daniela, che fare? Certo anche il mio voto non andrà a Berlusconi, nè - tantomeno - a chi non mi garantisce un Stato laico. Mi trovo in grande crisi: disperdere un voto nel rispetto delle proprie idee o appoggiare quel calderone che è oggettivamente l'unica alternativa possibile ad un governo volgare e fascista?

Chiara

Anonimo ha detto...

Io voterò per Pancho Pardi (IDV) al Senato e per Antonio Di Pietro alla Camera. Berlusconi ha detto che è il peggiore di tutti e per me basta come garanzia. Purtroppo è tutto quello che possiamo permetterci in questo momento sciagurato. In ogni caso l'IDV e la Sinistra Arcobaleno sono gli unici partiti a non avere candidati contaminati dalle mafie. E' qualcosa anche questo.
Alfonso

Anonimo ha detto...

Resoconto della giornata odierna di campagna elettorale di Berlusconi e dei suoi amici. Questo, Daniela, non perdere tempo a cercare di spiegarlo ai filippini, cerca di spiegarlo agli italiani.
Alfonso


ROMA - Berlusconi chiede "perizie psichiatriche sui pm" e attesta che il Pd è "l'ultimo trasformismo del partito comunista". Ma la vera perla della giornata è un'altra: "Il fattore Vittorio Mangano (ergastolo per mafia e addetto alle scuderie di casa Berlusconi ndr) è un eroe", parola di Marcello Dell'Utri, senatore uscente, candidato e condannato per tentata estorsione. Che già che c'è se la prende anche con i professionisti dell'antimafia e con i libri di storia, tutti "da rivedere".

Che negli ultimi giorni si sarebbe alzato il tono della campagna elettorale era un dato atteso e acquisito. Un po' meno atteso era che il Cavaliere e il suo staff tornassero a spingere, a quattro giorni dal voto, su argomenti consumati. Ma a pochi giorni dal voto certi messaggi sono cruciali, per chi se li aspetta e per chi deve ancora decidere come votare.

Così, a Savona, città del ponente ligure decisiva per l'assegnazione della Liguria, Berlusconi alza il livello di scontro con la magistratura. "Il pubblico accusatore - annuncia col tono di chi promette - dovrebbe essere sottoposto periodicamente a esami che ne attestino la sanità mentale". Insomma, secondo il Berlusconi pensiero, nei tribunale dovrebbero girare meno tabulati di intercettazioni e più psicologi.

Il leader della Pdl riparte dallo stop alla riforma dell'ordinamento giudiziario firmata dall'allora Guardasigilli Roberto Castelli che prevedeva "test psico-attitudinali" per entrare in magistratura. Polemiche feroci, iter parlamentare complesso e pieno di stop&go. Ma alla fine quel test divenne obbligatorio per legge. Una legge mai applicata in verità, perchè cassata prima ancora di entrare in vigore dalle modifiche messe a punto dal governo Prodi.

Ora Berlusconi rilancia. Non solo test, ma un vero esame medico. E non solo all'inizio, ma periodicamente. Una prospettiva che supera anche l'origine prima della questione: il "Piano di rinascita democratica" di Licio Gelli, il gran maestro della P2 che negli anni settanta aveva chiesto l'introduzione di "esami psico-attitudinali preliminari" per le aspiranti toghe.

Il Guardasigilli in carica, l'ex magistrato e presidente del tribunale di Roma Luigi Scotti accusa Berlusconi di "creare sfiducia" e di "recare un danno al paese". Un altro ex pm come il deputato di An Alfredo Mantovano invita invece a non bocciare la cosa per partito preso: "I piloti e molte altre categorie professionali che hanno la responsabilità della vita delle persone sono sottoposti periodicamente a test di verifica del loro equilibrio fisico e psichico".

L'attacco alla magistratura e alla legalità firmato Pdl arriva anche dal web. Sul sito di Klaus Davi, infatti, KlausCondicio, in onda su YouTube il senatore dice la sua sulla lotta alla mafia, sull'allarme della politica e sui pentiti. L'antimafia, commenta Dell'Utri condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa e in secondo per tentata estorsione, "è importantissima, ma quando diventa una sorta di brand non è un fatto positivo. Dopotutto, lo aveva già detto Sciascia..." quando inventò la categoria dei professionisti dell'antimafia. L'allarme mafia, aggiunge, "spesso serve ai partiti per coprire la loro mancanza di contenuti". Quanto ai pentiti, poi, Dell'Utri dice di "conoscere quasi tutti i pentiti di mafia, ma oggi faccio fatica a individuarne uno sano, anche se ce ne saranno".

In questo contesto arriva la quasi santificazione di Vittorio Mangano, lo stalliere di Arcore condannato nel 2000 all'ergastolo per associazione mafiosa. "Il fattore Vittorio Mangano, condannato in primo grado all'ergastolo - afferma Dell'Utri - è morto per causa mia. Era malato di cancro quando è entrato in carcere ed è stato ripetutamente invitato a fare dichiarazioni contro di me e il presidente Berlusconi. Se lo avesse fatto, lo avrebbero scarcerato con lauti premi e si sarebbe salvato. A modo suo è un eroe".

Non finisce qui. Noto bibliofilo, collezionista di testi rari nonchè con velleità pedagogiche (Dell'Utri ha ideato una sorta di scuola di politica per i giovani), il senatore aggiunge anche che "se eletto farà di tutto per avviare la revisione dei libri di storia", a cominciare dal periodo della Resistenza.

Appena le agenzie rilanciano il Dell'Utri-pensiero, scattano le reazioni del Pd e della Sinistra, raramente concordi in questa campagna elettorale. Anna Finocchiaro e Rosi Bindi attaccano il senatore che "denigra la resistenza e difende la memoria dei mafiosi". Il verde Angelo Bonelli bolla quelle di Dell'Utri come parole "allucinanti", "fuori dal contesto democratico" e "in contrasto con la Costituzione". Di Pietro ragiona da ex pm e dice: "Quel riconoscimento post mortem nasconde qualcosa d'altro". Un messaggio? Francesco Forgione, presidente della Commissione Antimafia, candidato in Calabria per la Sinistra e chiamato direttamente in causa da Dell'Utri, replica: "Per noi gli eroi possono essere solo le vittime della mafia".

(8 aprile 2008)

alfonso ha detto...

[ FUORILEGGE ]

Capisco i tanti delusi dal centrosinistra che ha appena governato e dal Pd di Walter Veltroni. Ma avete letto le ultime minacce dello psiconano? Se le "tasse sono tra il 50 e il 60% come accade per le imprese, è giustificato mettere in atto l'elusione o l'evasione".Già una volta Silvio Berlusconi aveva promesso di ridurre le tasse. A questo giro non promette l'aliquota unica ma applaude solo agli evasori. Che le tasse siano alte non c'è dubbio ma che un candidato premier avalli l'evasione è un pericolo pubblico. Anche quello che ha detto sulle intercettazioni telefoniche è devastante: "Continuo a usare il telefonino con la più ampia libertà, ma se escono di nuovo fuori registrazioni lascio questo Paese". L'anziano leader del popolo della libertà promette di varare una legge in materia che è liberticida e giustifica i fuorilegge: "Permetteremo le intercettazioni solo per reati di terrorismo e criminalità organizzata". Il nuovo provvedimento prevederebbe "cinque anni di carcere per chi le ordina, per chi le fa e per chi le diffonde, oltre a multe salatissime per gli editori che le pubblicheranno. Alla faccia della legalità e della libertà di informare. Evidentemente permane in lui il conflitto di interesse. Perchè si dovrebbero consentire le intercettazioni solo per i reati di criminalità organizzata e di terrorismo? Perchè evitare questo strumento di indagine così importante anche per gli altri reati? Evitiamo che Silvio Berlusconi vinca le elezioni. Per favore.

postato da: alessandro ruotolo alle ore aprile 02, 2008 15:33 | Permalink

Anonimo ha detto...

Se l’Italia fosse un paese serio, sia il centrodestra sia il centrosinistra si impegnerebbero prima delle elezioni, in caso di vittoria, a confermare come ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa. Cioè l’unico ministro dell’Economia, dopo Ciampi, che nei vertici internazionali non viene preso a pesci in faccia, ma anzi viene rispettato e ascoltato.

Questo signore d’altri tempi, questo economista colto e spiritoso, discreto e competente, ha rimesso in sesto in un anno e mezzo i disastrati conti dello Stato sfasciati dai suoi predecessori, ha fatto levare all’Italia la procedura d’infrazione aperta dall’Europa ai tempi del miracolo berlusconiano; ha recuperato insieme al suo vice Vincenzo Visco una ventina di miliardi di euro di evasione fiscale. Insomma, ha riempito la botte che ora Berlusconi e i suoi boys torneranno a prosciugare. Perché naturalmente Padoa Schioppa è visto come il fumo negli occhi dal centrodestra delle spese folli, ma anche dal Pd alla Veltroni, tutto paillettes e cotillons, dunque allergico alle persone serie.

www.voglioscendere.it

alfonso ha detto...

Elezioni 2008 e laicità

A cura dell’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti)

I cittadini e le cittadine italiane saranno chiamate a esprimere il proprio voto il 13 e 14 aprile prossimi. Come già nel 2006, l’UAAR ha esaminato i programmi delle forze politiche che si sono candidate a dirigere il Paese e ne ha estrapolato i passaggi significativi da un punto di vista laico o religioso (non abbiamo trovato alcun riferimento all’ateismo o all’agnosticismo). Non abbiamo invece selezionato quei passaggi che, pur riguardando temi come gli aiuti alla famiglia, la violenza sulle donne, il concetto di “tradizione” e la ricerca scientifica, che hanno inevitabilmente risvolti laici (o confessionali), sono stati affrontati senza un esplicito riferimento alla laicità o alla religione.



La nostra è un’associazione apartitica che ritiene che i navigatori del suo sito, e più in generale gli atei e gli agnostici italiani, siano persone perfettamente in grado di decidere da sole cosa votare, senza alcuna indicazione di voto. Ovviamente, l’UAAR ritiene che un voto consapevole debba tenere in debito conto le tematiche legate alla laicità delle istituzioni. Ma è comunque ben conscia che un voto “razionale” debba prendere in considerazione anche altri argomenti. Proprio per questo motivo fornisce anche i link che permetteranno a tutti coloro che lo desiderano di approfondire i programmi delle diverse liste elettorali direttamente sui loro siti.


Al fine di migliorare ulteriormente il servizio, invitiamo tutti coloro che vogliono inviarci suggerimenti o segnalarci inesattezze a spedire un’e-mail a uaar@uaar.it.

ABORTO? NO GRAZIE
PER IL BENE COMUNE
LA DESTRA
FORZA NUOVA
ITALIA DEI VALORI
LEGA NORD
IL LOTO
MOVIMENTO IDEA SOCIALE
MOVIMENTO PER L’AUTONOMIA
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
PARTITO DEMOCRATICO
PARTITO LIBERALE ITALIANO
PARTITO SOCIALISTA
IL POPOLO DELLA LIBERTÀ
LA SINISTRA, L’ARCOBALENO
SINISTRA CRITICA
UNIONE DI CENTRO
UNIONE DEMOCRATICA PER I CONSUMATORI

ABORTO? NO GRAZIE

Candidato premier: Giuliano Ferrara
Sito Internet
Programma


Promuovere legislativamente il dovere di seppellire tutti i bambini abortiti nel territorio nazionale, in qualunque fase della gestazione e per qualunque motivo. Le spese sono a carico del pubblico erario.
Vietare per decreto legge l’introduzione in Italia della pillola abortiva Ru486 e simili veleni capaci di reintrodurre la convenzione dell’aborto solitario e clandestino contro lo spirito e la lettera della legge 194 di tutela sociale della maternità.
Stabilire per via di legge che accoglienza, rianimazione e cura dei neonati sono un compito deontologico dei medici a prescindere da qualunque autorizzazione di terzi.
Emendare l’articolo 3 della Costituzione, comma 1. Dove è scritto tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge aggiungere una virgola e la frase: dal concepimento fino alla morte naturale.
Impegnare il governo della Repubblica a costruire un’alleanza capace di emendare la Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite all’articolo 3. Dove è scritto ogni individuo ha diritto alla vita aggiungere una virgola e la frase dal concepimento fino alla morte naturale.
Difendere la legge 40 sulla fecondazione medicalmente assistita, escludendo per via di legge e linee guida interpretative ogni possibilità, adombrata in recenti sentenze giudiziarie, di introdurre la pratica eugenetica della selezione per annientamento dell’embrione umano al posto della cura e della relativa diagnostica terapeutica. Introdurre nei primi cento giorni una moratoria per la ricerca sulle cellule staminali embrionali, sulla falsariga di quella europea abbandonata dal governo Prodi, e rafforzare la ricerca sulle staminali adulte o etiche.
Fondare in ogni regione italiana un’Agenzia per le adozioni il cui compito specifico sia quello di favorire l’adozione, con procedura riservata e urgente, di quei bambini che possono essere sottratti a una decisione abortiva di qualunque tipo.
Adottare le modalità del “Progetto Gemma” sul sostegno materiale alle gestanti in difficoltà e alle giovani madri di ogni nazionalità e status giuridico per la prima accoglienza e educazione dei bambini, con l’erogazione di consistenti somme per i primi trentasei mesi di vita dei figli.
Applicare la parte preventiva e di tutela della maternità della legge 194. Potenziare in termini di risorse disponibili e di formazione del personale pubblico, valorizzando il volontariato pro vita, la rete insufficiente dei consultori e dei Centri di aiuto alla vita in ogni regione e provincia italiana.
Sostenere con sovvenzioni pubbliche adeguate l’attività dell’associazione di promozione sociale denominata Movimento per la vita.

PER IL BENE COMUNE

Candidato premier: Stefano Montanari
Sito Internet
Programma


Coppie di fatto. Varo di una legge che riconosca lo status di famiglia alle coppie di conviventi, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, estendendo loro i diritti/doveri delle coppie sposate.
Ripristino del pagamento dell’ICI da parte degli immobili di proprietà di Enti Religiosi, adibiti ad attività economiche.
Istruzione e Formazione. 1. Istruzione pubblica e di buon livello per tutti. 2. Rilancio della scuola pubblica con fondi e strutture adeguate. 3. Cancellazione del finanziamento pubblico alle scuole private non convenzionate e utilizzo di tali fondi per incrementare il personale docente, promuovere corsi di aggiornamento per i docenti ed il risanamento degli edifici scolastici.
Possibilità di destinazione dell’8 per mille alla ricerca scientifica per scopi pacifici.

LA DESTRA

Candidato premier: Daniela Santanchè
Sito Internet
Documento programmatico


Concepire la Libertà innanzitutto come concreto esercizio di Diritti – della persona, delle comunità, dei popoli – in coesistenza delle dimensioni del Sacro e del Bello.
Promuovere la libertà e il dialogo tra le religioni senza gettare benzina sul fuoco dello scontro di civiltà, scongiurando il rischio concreto di una perdita dei valori profondi della nostra civiltà – che è romana e cristiana, e affonda le sue radici nel Diritto naturale – in nome di quel relativismo laicista, ultimo ariete del degrado nichilista.
Costruire l’agire politico nell’era post-ideologica senza gettare nell’oblio le grandi narrazioni della storia, del pensiero e della civiltà di questo Occidente cristiano che – parafrasando l’allora Cardinale Ratzinger – deve tornare ad amare se stesso.
[Gli elettori] chiedono a chi si dice di destra di essere Destra per davvero, senza se e senza ma, senza sbavature, senza tentennamenti, senza derive laico-centriste.
Per La Destra la Vita è Sacra. Senza dubbi né esitazioni. Al centro della nostra proposta politica vi è la Persona, dal concepimento alla morte, con i suoi diritti e la sua dignità. Su questo non possiamo accettare alcun compromesso.
No alle manipolazioni genetiche e alla ricerca sugli embrioni. Per questo motivo ci opponiamo con forza a qualsiasi progetto di legge che vada in senso contrario. Diciamo un secco no a qualsivoglia sperimentazione sugli embrioni. Per La Destra la ricerca scientifica sull’Uomo merita approvazione e incoraggiamento quando è in grado di coniugare – come ha detto Papa Benedetto XVI - «felicemente insieme il sapere scientifico, la tecnologia più avanzata in ambito biologico e l’etica che postula il rispetto dell’essere umano in ogni stadio della sua esistenza. […] Di fronte alla diretta soppressione dell’essere non ci possono essere né compromessi né tergiversazioni; non si può pensare che una società possa combattere efficacemente il crimine, quando essa stessa legalizza il delitto nell’ambito della vita nascente».
No all’Eutanasia. In merito alla proposta di legge sul cosiddetto testamento biologico e a recenti polemiche in merito a una sentenza di Cassazione, La Destra ribadisce con fermezza la propria contrarietà a ipotesi che aprano la strada all’eutanasia. La rinuncia all’accanimento terapeutico non può e non deve trasformarsi in abbandono terapeutico tendente a privare il paziente – quand’anche dichiarato in stato irreversibile dei sostegni vitali di alimentazione, idratazione e respirazione. Anche nel caso siano riscontrabili la volontà attuale o anticipata del malato e quella dei suoi familiari, concordiamo con quanto espresso dal Comitato Nazionale per la Bioetica nel 2003 circa il fatto che tali volontà «non possono avere per oggetto la decisione di togliere la vita al malato stesso». Non è una questione di fede, è la ragione stessa a suggerirci questa scelta di civiltà.
Rivedere l’applicazione della 194. Lo spirito originario della 194 prevedeva che la tutela della maternità fosse sempre più effettiva, anche attraverso l’opera dei consultori. Riteniamo necessario che le Regioni si assumano il compito di applicare un nuovo protocollo da usare nei consultori per fare quella reale opera di prevenzione nei confronti delle donne che manca del tutto. Il fine è quello di arrivare a una corretta applicazione della 194, in relazione agli articoli 2 e 5 che sanciscono il ruolo di prevenzione dei consultori. A fronte del calo delle nascite dobbiamo registrare come siano oltre quattro milioni e mezzo le interruzioni di gravidanza dal 1978 a oggi a fronte di 15 milioni di bambini nati. Una cifra spaventosa che si raffigura come una vera e propria spada di Damocle sul futuro del nostro popolo.
Ribadiamo la nostra assoluta contrarietà all’insegnamento del Corano o di qualsivoglia altra Religione diversa da quella Cattolica nelle nostre scuole, sperando che nessuno ne parli più nel variegato mondo del centro-destra.
«Spesso imposte troppo pesanti opprimono l’iniziativa privata, frenano lo sviluppo dell’industria e del commercio, scoraggiano i volenterosi» (perciò è necessario) «eliminare dalla legislazione certe disposizioni dannose ai veri interessi degli individui e delle famiglie, come pure al progresso normale del commercio e degli affari» (Papa Pio XII, 2/10/1956).
Divieto di indossare il velo nelle scuole.
Le moschee si edificano solo se c’è il nulla osta del Viminale, non può più bastare l’autorizzazione del sindaco.
Come i sacerdoti italiani predicano in altri Paesi nelle lingue locali, anche in Italia deve accadere che i sermoni e le preghiere vadano pronunciati in lingua italiana quando non codificati in testi riconosciuti.
La Destra ribadisce il suo impegno contro ogni possibile focolaio di fondamentalismo, culla del terrorismo di matrice islamista, in ogni angolo del mondo al fine di creare un modello di ordine nel mondo atto a garantire giustizia, prosperità e armonia tra popoli e nazioni diverse.
Crediamo che vadano coordinate sempre più le politiche degli Stati membri dell’Unione Europea nella direzione di impegnarsi a prevenire il radicamento dell’estremismo islamista nei paesi del Mediterraneo attraverso politiche di sostegno allo sviluppo capaci di rimuovere gradualmente ma vigorosamente la povertà e l’emarginazione; creare una Unione del Mediterraneo (in cui l’Italia potrebbe giocare un ruolo di primissimo piano) che non sia soltanto luogo di scambio di beni e merci ma luogo concreto durevole dove sviluppare il dialogo politico e culturale emarginando gli estremismi fondamentalisti e incoraggiando le forze politiche della modernizzazione affinché possa prevalere anche nei Paesi islamici la cultura del dialogo e dell’apertura alla diversità.

FORZA NUOVA

In coalizione con il Movimento Idea Sociale


Candidato premier: Roberto Fiore
Sito Internet
Programma

Forza Nuova si batterà per la revisione totale della legge 194 che legalizza un omicidio, l’aborto. Crediamo infatti che la vita sia sacra e vada difesa dal primo all’ultimo istante, dal concepimento alla morte naturale.
Forza Nuova si batterà contro ogni tentativo di promuovere surrogati tipo le unioni civili, i PACS, i DICO, i CUS o come vorranno chiamarli. La famiglia è una ed è quella fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna e sul concepimento, a Dio piacendo, di figli. La pretesa della lobby gay di equiparare le unioni omosessuali alle famiglie, non può trovare credito in un paese come l’Italia. Men che meno l’idea malasana delle adozioni per coppie omosessuali, o peggio ancora pratiche vergognose come l’affitto di uteri, di ovuli, di sperma, per dare così soddisfazione a egoismi che nulla hanno a che fare con la vita, la maternità, la paternità.
L’Europa deve instaurare con la Russia un fecondo rapporto economico e politico, in difesa della millenaria civiltà cristiana che ha plasmato i popoli europei. L’Europa deve considerare fatto prioritario il bloccare la rapida e violenta infiltrazione islamista in Europa spinta e aiutata dalle potenze angloamericane. Allo stesso tempo deve naturalmente proiettarsi in medio Oriente come forza di pace che tuteli i Cristiani in quelle terre difficili e intervenga in difesa della giustizia dei popoli.

ITALIA DEI VALORI

In coalizione con il Partito Democratico


Candidato premier: Walter Veltroni
Sito Internet
Undici punti per cambiare l’Italia

Famiglia e diritti delle persone. Riconoscimento di un sistema di diritti e doveri per le coppie di fatto.

LEGA NORD

In coalizione con il Popolo della Libertà e con il Movimento per l’Autonomia


Candidato premier: Silvio Berlusconi
Sito Internet
Programma per la Padania

Moratoria nella costruzione di nuove moschee.
Prevedere che nelle moschee sia usata la lingua italiana.
Vincolare all’esito di un referendum della popolazione locale la possibilità di costruire o ampliare moschee e analoghi centri di aggregazione che devono, comunque, essere sottoposti, preventivamente e successivamente, a regolari e rigorosi controlli urbanistici e igienico – sanitari.
Richiedere che nel Trattato sull’Unione europea sia inserito un richiamo esplicito alle comuni radici cristiane dell’Europa, in quanto fattore di coesione e unità, anche spirituale, del continente.

IL LOTO

Candidato premier: Luigi Ferrante
Sito Internet
Programma


Sarà quindi importante che all’interno di un programma scolastico culturale e scientifico, siano previsti momenti dedicati alla conoscenza di sé, a come acquisire il controllo dei propri sensi e delle proprie pulsioni elementari, spazi dedicati non solo all’educazione fisica in senso sportivo ma anche all’educazione fisica spiritualmente intesa (meditazione, riflessione, cura di sè, la corretta alimentazione, l’importanza di esprimere e incanalare le proprie emozioni).
Sempre in tema scolastico, vogliamo sottolineare come in questi ultimi anni abbiamo assistito a un progressivo svuotamento di importanza della cosiddetta ora di religione. Il Loto ritiene che l’ora di religione debba essere ridefinita Ora di Studio delle Religioni e delle filosofie spirituali nel mondo da rendere di nuovo materia di studio importante e obbligatoria con contenuti assai diversi rispetto al passato. Infatti, l’ora di studio delle religioni e delle filosofie spirituali nel mondo darebbe ai giovani studenti una conoscenza delle numerose realtà religiose e credenze spirituali delle varie culture (rispettando il credo individuale e anche le famiglie eventualmente non credenti) con cui lo studente deve di fatto confrontarsi nella nuova società multi etnica, multi religiosa e multi razziale in cui vive. Andranno studiate e valorizzate le vite dei grandi Maestri e dei Santi, quali incarnazioni dei valori umani in azione e modello di riferimento ideale per i giovani.
È indubbio che nel nostro Paese (che si muove irrimediabilmente in ritardo rispetto non soltanto all’Europa) si sia parlato anche in modo estremamente fazioso e strumentale delle coppie di fatto; anche noi del Loto ne abbiamo discusso molto e siamo pervenuti a una conclusione che ci rappresenta e rappresenta i valori fondamentali cui siamo ancorati. È conclamata per noi la pari dignità e l’uguaglianza di ogni essere umano, un’uguaglianza che deve essere valorizzata proprio nella diversità di ognuno e nel rispetto delle diverse scelte di ognuno. È evidente il ruolo centrale per l’umanità e per la società della famiglia composta da uomo e donna e dalla prole, prodromo della nostra stessa sopravvivenza come specie e nucleo insostituibile della società. Riteniamo non si possa e non si debba trascurare l’importanza assolutamente preminente della famiglia cosiddetta “tradizionale”, la quale non deve in nessun caso essere soggetto strumentale di polemica, la famiglia è prima di tutto una scelta che nobilita e responsabilizza l’individuo che è motivato a scegliere per tutta la sua vita e decide di assumere un vincolo non solo affettivo ma anche contrattuale assai complesso e che implica numerose conseguenze e rinunce di carattere personale per il bene di tutti i componenti della famiglia stessa. Riteniamo però che anche la convivenza more uxorio stabile e reale (etero od omosessuale), deve poter divenire soggetto effettivo di diritti e doveri. Chi, per propria insindacabile scelta, decida di convivere, per costruire un legame solido, costruttivo e palese verso l’ambiente che lo circonda, deve potersi sentire parte attiva della società, riceverne garanzie in termini di diritti ed essere identificato quale soggetto di doveri, sia nell’ambito della coppia che verso la società, in qualità di coppia […] Desideriamo attivarci affinché ogni problematica della famiglia (ivi comprese separazioni, divorzi e problematiche legate alle coppie di fatto) possa essere discussa in un’unica sede secondo un modello di Tribunale della famiglia già applicato in altre nazioni europee (ad es. in Germania).
Siamo convinti però che si debba progettare un intervento legislativo più completo che preveda vigilanza continua ed effettiva su ogni contesto in cui il giovane e l’adulto si trovino a interagire, dagli asili, alla scuola, dalle associazioni sportive, alle attività di socializzazione svolte nelle parrocchie e così discorrendo.
LA RELIGIONE. Il Loto crede nell’unità nella diversità, ciò non può prescindere dal rispetto per ogni credo religioso che porti gli esseri umani verso l’unione e il rispetto reciproco. La fede è un fatto individuale, il comportamento verso gli altri, il rispetto delle leggi dello Stato, il rispetto dei valori umani e dei diritti umani, rendono la persona un buon cittadino. Crediamo nell’ospitalità e nella tolleranza, una buona convivenza si basa su una reciprocità di rispetto e quindi crediamo sia giusto rispettare i costumi e le usanze della società in cui ci si trova, nella quale siamo ospiti, senza che il proprio credo diventi un mezzo di disarmonia. La conoscenza delle reciproche culture religiose attraverso la rinnovata ora di religione scolastica, attraverso un’educazione aperta e sostenuta dai valori umani, renderà la convivenza più semplice tra le varie razze, culture e religioni. Riteniamo che nei luoghi di studio, così come nei luoghi di lavoro, possano prevedersi piccoli momenti individuali di raccoglimento, preghiera e/o meditazione, al fine di poter nutrire le esigenze dello spirito e non solo quelle del corpo.
Siamo ammirati e commossi dall’esempio dei monaci buddisti birmani che con la preghiera tentano di liberare i pensieri e il cuore di una nazione. Siamo ufficialmente solidali con il popolo tibetano che ha subito la violazione di tutti di diritti fondamentali dell’Uomo e a cui è stata sottratta non solo la casa ma un’intera nazione che per secoli è stata culla di ricercatori spirituali e di persone umili e pacifiche.

MOVIMENTO IDEA SOCIALE

In coalizione con Forza Nuova


Candidato premier: Roberto Fiore
Sito Internet
Programma

Deve essere sostenuta la Famiglia naturale, contro qualsiasi forma di alternative (“coppie di fatto omosessuali”, formate o da due uomini o da due donne) con la conseguente pretesa di uguaglianza sociale e legale di queste, in particolare, in alcune questioni quali ad esempio la possibilità di adozione.
Respingiamo ogni tipo di sperimentazioni genetiche.

MOVIMENTO PER L’AUTONOMIA

In coalizione con il Popolo della Libertà e con la Lega Nord


Candidato premier: Silvio Berlusconi
Sito Internet
Sul sito Internet non è al momento consultabile alcun programma elettorale.


PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

Candidato premier: Marco Ferrando
Sito internet
Programma


Le risorse non solo esistono ma sono immense. Basta prenderle là dove sono. […] Per non parlare infine della famigerata evasione fiscale del grande capitale o della Chiesa: una Chiesa che grazie alla scandalosa esenzione di IVA e ICI e ai mille benefici di cui gode, sottrae all’erario pubblico 6 miliardi l’anno.
L’unificazione sotto controllo pubblico dell’istruzione e della sanità: scuola privata e sanità privata non solo contraddicono la necessaria universalità e gratuità di servizi pubblici fondamentali, ma sottraggono grandi risorse al servizio pubblico. Spesso, oltretutto – come nella sanità – per truffe e speculazioni ignobili sulla pelle dei malati. È inaccettabile. Istruzione e sanità debbono essere pubbliche e laiche.
Noi ci battiamo per […] la parità dei diritti degli omosessuali e di tutte le minoranze oppresse, contro ogni cultura e discriminazione omofobica.
[…] Contro l’offensiva oscurantista reazionaria del Vaticano contro la scienza e le donne, il rafforzamento del diritto all’autodeterminazione delle donne; l’abolizione dei fondi pubblici alle scuole e università confessionali, la tassazione progressiva del patrimonio ecclesiastico (oggi esente da IVA e ICI), l’esproprio delle grandi proprietà immobiliari della gerarchia vaticana da destinare a uso sociale.

PARTITO DEMOCRATICO

In coalizione con l’Italia dei Valori


Candidato premier: Walter Veltroni
Sito Internet
Programma

Le minacce alla sicurezza internazionale sono cresciute, assumendo le forme nuove e più insidiose del conflitto etnico e religioso.
L’Italia deve confermare il suo impegno nella missione in Afghanistan, decisiva per vincere la guerra al terrorismo jihadista.
Il Mediterraneo ha oggi le caratteristiche per diventare l’hub politico ed economico mondiale di questo secolo che collega Europa e Nord Africa, Caspio e area del Golfo, a sua volta porta per l’Asia, un hub per le merci e per l’energia ma anche per le migrazioni e il dialogo religioso.
La partnership atlantica è la base migliore per un nuovo dialogo con il mondo arabo e islamico.
Riprendere e approvare il disegno di legge contro lo stalking e l’omofobia, già approvato dalla Commissione Giustizia della Camera nella XV Legislatura.
Per l’autodeterminazione del paziente. Il PD riconosce il diritto inalienabile del paziente a fornire il suo consenso ai trattamenti sanitari a cui si intende sottoporlo, così come previsto dalla nostra Costituzione e dalla Convenzione di Oviedo. Il PD si impegna inoltre a prevenire l’accanimento terapeutico anche attraverso il testamento biologico.
Diritti della persona che convive stabilmente. Il Governo del PD promuove il riconoscimento giuridico dei diritti, prerogative e facoltà delle persone stabilmente conviventi, indipendentemente dal loro orientamento sessuale.
Attuare la 194, in tutte le sue parti. Il dramma dell’aborto è un’esperienza che le donne vogliono evitare. Devono essere aiutate a farlo, attraverso un più vigoroso impegno e il potenziamento delle strutture sanitarie pubbliche e del volontariato. L’accoglienza della vita è un valore per la società e va favorita e promossa con azioni specifiche a sostegno delle donne. Educare alla procreazione responsabile, alla genitorialità, con particolare riferimento alle donne immigrate e ai giovani, è un obiettivo prioritario per il PD. La legge 194 è una legge equilibrata, che ha conseguito buoni risultati: ha consentito una maggiore tutela della salute della donna e favorito una forte riduzione del numero degli aborti. Il PD si impegna dunque ad attuarla, anche alla luce delle nuove possibilità offerte dalla scienza, in tutte le sue parti. L’obiettivo è un’ulteriore riduzione del numero degli aborti, anche attraverso azioni specifiche rivolte alle famiglie di immigrati e ai giovani.

PARTITO LIBERALE ITALIANO

Candidato premier: Stefano De Luca
Sito Internet
Il programma pubblicato sul sito non sembra essere aggiornato.



PARTITO SOCIALISTA

Candidato premier: Enrico Boselli
Sito Internet
Programma


Ripartiamo da quei valori di giustizia, democrazia, libertà e uguaglianza, che hanno accompagnato la storia della Repubblica, per un’Italia laica, civile e moderna.
Occorre difendere la scuola pubblica perché soltanto lo Stato deve garantire pari opportunità per tutti. Non deve esistere una scuola per i poveri e una per i ricchi. Le scuole private devono essere libere, ma non possono pretendere di essere finanziate dallo Stato.
Le famiglie italiane sono cambiate, come dimostrano i dati statistici più recenti. Aumentano i single e le coppie di fatto. La politica non può ignorare queste nuove realtà e deve riconoscere pari dignità giuridica a tutte le cittadine e a tutti i cittadini. I diritti delle coppie composte da persone dello stesso sesso debbono essere garantiti; è urgente approvare efficaci norme antidiscriminatorie e antiomofobia e permettere alle persone transessuali di ottenere la rettifica del sesso con regole meno restrittive, in sintonia con la legislazione europea. Occorre regolamentare le unioni civili riconoscendo alle coppie stabili di poter formalizzare il proprio rapporto con un contratto che abbia natura personale e patrimoniale, con effetti anche rispetto ai terzi. In questo contesto si deve riconoscere alle coppie formate da persone dello stesso sesso un rafforzamento di questo istituto.
Per le coppie sposate senza figli deve essere introdotto il divorzio breve, semplificando lunghe, costose e inutili pratiche burocratiche.
Va intensificata la promozione di campagne a favore degli anticoncezionali rendendoli più facilmente disponibili.
La 194 è una legge di civiltà che ha ridotto le pratiche dell’aborto e i rischi per la salute e la vita delle donne. Non esiste un diritto all’aborto, ma esiste un diritto alla maternità consapevole da parte delle donne. La legalizzazione della RU486 è positiva perché riduce l’impatto di un atto che resta comunque un dramma.
Bisogna giungere a una profonda modifica della legge sulla fecondazione assistita con lo scopo di tutelare la salute delle donne.
Laicità, pluralismo e libertà. La laicità dello Stato è una caratteristica fondamentale della democrazia liberale. In Italia pluralismo, diritti civili, riconoscimento delle unioni di fatto etc. sono continuamente rimessi in discussione. I vertici delle gerarchie ecclesiastiche, e non tutti, si arroccano su privilegi, come l’esenzione ICI a favore delle attività commerciali con annessa cappella di culto, come la ripartizione truccata dell’8 per mille, o come il finanziamento delle scuole confessionali, paritarie private o private che siano. Nessuno vuole aprire in Italia una guerra di religione. Ciò che è rivendicato dai laici, credenti e non credenti, sono le stesse condizioni esistenti nei principali paesi europei tra Stato e Chiesa.

IL POPOLO DELLA LIBERTÀ

In coalizione con la Lega Nord e il Movimento per l’Autonomia


Candidato premier: Silvio Berlusconi
Sito Internet
Il programma

Sostegno alle famiglie per la libertà di scelta tra scuola pubblica e privata.
Rilancio del ruolo di prevenzione e di assistenza dei consultori pubblici e privati per garantire alternative all’aborto per la gestante in difficoltà.
Esclusione di ogni ipotesi di leggi che permettano o comunque favoriscano pratiche mediche assimilabili all’eutanasia.
Lotta al terrorismo interno ed internazionale, anche attraverso lo stretto controllo dei centri collegati alla predicazione fondamentalista.
Incentivi alle associazioni, alle scuole e agli oratori per la conoscenza della lingua, della cultura e delle leggi italiane da parte degli immigrati.

LA SINISTRA, L’ARCOBALENO

Candidato premier: Fausto Bertinotti
Sito Internet
Programma


Questi sono i nostri principî: […] laicità dello Stato.
Questa interdizione [dei poteri forti] ha affossato leggi di civiltà come il riconoscimento delle coppie di fatto.
Un’altra politica è necessaria e possibile […] per fare della laicità il punto fondante di scelte politiche che vanno nella direzione dell’estensione dei diritti civili, del contrasto a ideologie e comportamenti razzisti e omofobici.
LAICITÀ È: nessuna imposizione per legge di una concezione, di un’etica, di un valore come i soli legittimi e indiscutibili; riconoscimento delle differenze quale fondamento della convivenza; pari dignità di tutte le religioni, garantite nella libertà soggettiva e nelle pratiche di culto; libertà di insegnamento e di ricerca, garantite dalla scuola e dall’università pubblica. La Laicità è vuota retorica senza autorevolezza e autonomia della politica e senza etica della responsabilità da parte di ogni uomo e donna in politica.
LIBERE DI SCEGLIERE. La libertà di scelta delle donne nella procreazione è a fondamento della nostra idea di civiltà. Per questo difendiamo con la legge 194 il principio di autodeterminazione in essa affermato e oggi sottoposto a pesanti attacchi. Il corpo della donna, insostituibile per nascere, non può essere un mezzo per fini da lei non desiderati. Vogliamo che la legge 194 sia applicata: garantendo la sua applicazione su tutto il territorio nazionale da parte del Servizio Sanitario Nazionale; estendendo in tutto il Paese la rete dei consultori come luoghi rispettosi dell’autonomia delle donne e della loro riservatezza, in grado di offrire interventi più efficaci anche per le donne immigrate; introducendo in via definitiva la pillola RU 486 come tecnica non chirurgica di intervento che può essere scelta dalla donne; promuovendo l’educazione sessuale nelle scuole e una grande campagna di informazione sui metodi contraccettivi: promuovendo la distribuzione gratuita dei metodi contraccettivi a tutti i giovani e le ragazze fino ai 21 anni e alle donne immigrate che desiderassero farne uso.
RICONOSCIMENTO PUBBLICO DELLE COPPIE DI FATTO. Un Paese laico non può esimersi dal riconoscere l’evoluzione delle culture e del costume, in particolare le differenti forme di convivenza. La Sinistra l’Arcobaleno propone quindi, come un punto programmatico prioritario, il riconoscimento pubblico delle unioni civili con tutte le conseguenze di estensione dei diritti e tutele, come avviene nei principali Paesi europei.
UGUAGLIANZA SOSTANZIALE DEI DIRITTI DELLE PERSONE LESBICHE, GAY E TRANSESSUALI. Consideriamo le battaglie di civiltà di lesbiche, gay e transessuali pienamente costitutive de La Sinistra l’Arcobaleno. Nell’affermare il principio dell’uguaglianza sostanziale dei diritti delle persone omosessuali, non ci limitiamo al riconoscimento delle coppie di fatto, ma presenteremo proposte sul piano normativo in linea con i Paesi europei più avanzati. Riteniamo che vada introdotta nell’ordinamento giuridico una norma che persegua tutte le forme di discriminazione basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere. In linea con i paesi europei più avanzati, riteniamo che vada introdotta la possibilità per le persone trans di ottenere la correzione anagrafica del sesso, a prescindere dall’intervento chirugico.
UNA NUOVA LEGGE SULLA FECONDAZIONE ASSISTITA. Il sistema giudiziario ha già bocciato le linee guida della legge 40 e ha riconosciuto alle coppie il diritto alla diagnosi preimpianto. La Sinistra l’Arcobaleno propone una nuova legge sulla fecondazione assistita, per eliminare gli ingiusti divieti della legge 40, lesivi della libertà di scelta delle donne, dei diritti costituzionali alla tutela della salute e della libertà di ricerca scientifica.
TESTAMENTO BIOLOGICO. Solo la persona interessata ha il diritto di decidere la sorte del proprio corpo, della propria vita, delle terapie che può accettare o rifiutare, al fine di alleviare il dolore e di protrarre con dignità il corso della vita. La Sinistra l’Arcobaleno propone una legge che renda effettivo l’esercizio del diritto individuale di decidere se sottoporsi o non sottoporsi a un trattamento sanitario, secondo i seguenti principî ispiratori: il carattere vincolante delle direttive di volontà e la presa in carico della persona nella interezza della sua soggettività e della sua rete di relazioni, comprese quelle di cura.
DIVORZIO BREVE. La Sinistra l’Arcobaleno propone di ridurre a un anno il periodo di separazione trascorso il quale chiedere il divorzio, così come avviene ormai da tempo in numerosi Paesi Europei. In caso di assenza di figli, i coniugi devono poter chiedere immediatamente il divorzio, senza la necessità di un periodo di separazione.
La guerra alimenta odio e violenza, da cui trae forza l’estremismo e il fondamentalismo. […] Lo scontro di civiltà è una follia a cui l’Italia de La Sinistra l’Arcobaleno risponderà con il rilancio del dialogo tra culture e religioni.
Rilanciare e potenziare i consultori familiari pubblici come servizi essenziali di primo livello per la salute della donna e dell’età evolutiva, valorizzando il ruolo fondamentale che svolgono nel riconoscere la centralità della donna nelle relazioni generative e la sua competenza e consapevolezza nella gestione della fecondità.
Sviluppando e rafforzando un sistema formativo laico e pubblico. […] La difesa della laicità della scuola pubblica è fondamentale a partire dal rispetto rigoroso del principio che le scuole private sono libere ma senza oneri a carico dello Stato. Contrastiamo ogni forma di privatizzazione dell’offerta formativa.

SINISTRA CRITICA

Candidato premier: Flavia D’Angeli
Sito internet
Programma


Viviamo in un Paese attraversato da un’ondata liberista e conservatrice a tutto campo: […] contro i diritti civili e la laicità a opera di un Vaticano immerso in una logica oscurantista […] Contro questa cappa si sono mobilitati negli anni passati milioni di persone che hanno poi permesso la vittoria dell’Unione contro le destre populiste, razziste, clericali e autoritarie. Questa carica è andata distrutta e devastata dall’esperienza del governo Prodi e della sinistra tradizionale che ha avallato la guerra, le politiche filopadronali, la subordinazione alle gerarchie vaticane.
Serve una Patrimoniale […] sugli immobili del Vaticano.
Noi vogliamo un’istruzione pubblica al 100%.
Viviamo in un tempo […] in cui la Chiesa recupera la tradizione più oscurantista e tenta di ingeritisi nella vita quotidiana.
Siamo per diritti civili, non negoziabili e non subordinabili a nessuna gerarchia ecclesiastica. Diritto alla libera sessualità, diritto all’autodeterminazione delle donne, difesa della 194, diritto ai PACS, rifiuto delle ingerenze e diritto al dissenso contro ogni dogma imposto. Per questo siamo al fianco degli studenti e dei professori che hanno contestato il Papa, delle donne che si battono contro la violenza maschile dei gay lesbiche, trans che vogliono vedere affermato il proprio diritto alla libera sessualità.
Quindici anni di maggioritario hanno moltiplicato le sigle e stabilizzato le politiche, tutte legate […] alla subordinazione al Vaticano.
Noi siamo […] con il movimento LGTBQ per la laicità e i diritti civili contro le ingerenze vaticane.

UNIONE DI CENTRO

Candidato premier: Pier Ferdinando Casini
Sito Internet
Programma


L’UDC rivendica con orgoglio la sua natura di partito laico di ispirazione cristiana che fa riferimento alla dottrina sociale della Chiesa. […] In quest’ottica rivendica con forza il: Rispetto della vita, dal concepimento alla morte naturale; Rispetto della libertà religiosa, con particolare considerazione per la nostra identità cristiana, frutto della storia e della tradizione italiana; rispetto della famiglia, intesa come società naturale fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna; rispetto della libertà di educazione dei genitori.
Legge 194. Condivisione della “moratoria” sull’aborto in sede internazionale, evitando strumentalizzazioni politiche in sede nazionale. La legge 194 può essere migliorata nella parte relativa alla prevenzione e ai consultori familiari e adeguata al progresso della ricerca scientifica.
Garanzia della libertà di educazione della famiglia, attraverso la graduale introduzione del “buono scuola”.
INTEGRAZIONE EUROPEA. […] Affrontare la sfida dei crescenti flussi migratori e le dinamiche competitive della globalizzazione (politica ed economica), con la consapevolezza della propria identità storica e delle comuni radici giudaicocristiane.

UNIONE DEMOCRATICA PER I CONSUMATORI

Candidato premier: Bruno De Vita
Sito Internet
Il programma non presenta alcun riferimento alla laicità o alla religione.



Ultimo aggiornamento: 16 marzo 2008

Stranistranieri ha detto...

Chissà che la trovata dell'esame medico ai magistrati, proprio perchè abnorme e fuori di ogni comune buon senso, non contribuisca a far perdere qualche consenso al berlusca. O sono troppo ottimista? Anche la storia delle intercettazioni non è male.

Anonimo ha detto...

DALLA REVISIONE DEI LIBRI DI TESTO ALLE PERIZIE PER I MAGISTRATI



La prostituzione elettorale dei leader Pdl

di Federico Orlando

Non meraviglia che, nel panico che s’è impadronito del partito di Berlusconi, venga ora preso di mira il “mito della Resistenza”, come ha fatto il senatore Dell’Utri, mentre il suo maggior sodale si occupava di perizie psichiatriche per i magistrati. Evidentemente, il Pdl sente che la sua base elettorale si va riducendo, non solo per l’offensiva di Veltroni e del Pd, ma per l’attacco concentrico di ex alleati: dai postfascisti di Storace ai centristi cattolici di Casini e Tabacci. E così, per tagliare l’erba sotto i piedi dei nostalgici mussoliniani, i leader del Pdl si prostituiscono fino ad annunciare una revisione dei libri di storia nelle scuole, incentrata sulla rimozione o quasi della Resistenza dagli atti fondativi della democrazia italiana. Il cavaliere aveva già cominciato a farlo nei suoi 5 anni da “premier”, negando sempre la sua partecipazione ai ricordi del 25 aprile. E’ probabile che, per tagliare l’erba sotto i piedi ai cattolici di Casini, nelle prossime ore qualche famiglio di Berlusconi (e chi meglio dello stesso Dell’Utri, che è membro dell’Opus Dei?), proponga di modificare nei libri di scuola anche la liberazione di Roma nel risorgimento; e al posto dei bersaglieri metta gli zuavi pontifici, che ogni 20 settembre il banchiere Fazio, anch’egli Opus Dei, onorava nella messa funebre in loro suffragio. Era governatore della Banca d’Italia, non della Banca di monsignor Marcincus.

A differenza di Dell’Utri, che affaccendato tra mille faccende anche un po’delicate non avrà avuto molto agio di studiare la storia d’Italia, molti italiani sanno che né la Resistenza, né il Risorgimento, nè alcun’altra pagina di storia italiana e dell’umanità è interpretata una volta per tutte. La revisione della storia, se non diventa devianza ideologica (revisionismo) è la ragione stessa che legittima la scrittura di sempre nuovi libri di storia. Ma i democratici italiani non hanno aspettato Dell’Utri (e nemmeno Pansa) per sapere che anche la Resistenza – a cui parteciparono comunisti e cattolici, liberali e azionisti, monarchici, repubblicani, socialisti, militari) – è stata usata talvolta da qualche “erede” per costruirvi politiche di partito: così fu dopo la guerra, per sopravvalutare la lealtà democratica di alcuni e svalutare quella di altri; così fu verso la fine degli anni Settanta, per costruire una nuova cultura dell’”unità nazionale” che prendesse il posto della dialettica maggioranza-opposizione. Tutte queste cose sono vere, ma sono state sempre dette, e scritte, dentro e fuori i libri di testo (uno per tutti, Quale resistenza? di Sergio Cotta, Rusconi 1977). Parlare di revisione come fa oggi Dell’Utri significa semplicemente dichiarare di voler usare la storia ancora una volta strumentalmente, stavolta per la miserabile contropartita di qualche voto fascista da togliere alla signora Santanché e riportare al venerabile Cavaliere. Davvero povere cose per un paese dove qualche battaglia culturale scomoda è stata fatta davvero.

da "Articolo 21 Liberi di.."
09/04/2008 -

silviodulivo ha detto...

Io metterò una grande croce su tutti, naturalmente non perché mi vadano bene tutti, am proprio nel vano intento di cancellarli

Corleone Dialogos ha detto...

Cara Daniela che dire, penso che gli immigrati siano tra i tanti delusi del sistema Italia e quindi come i tanti italiani pensano che Mussolini era un grande e che Berlusconi rappresenta il mito. Come far cambiare idea? Con una politica reale e concreta non ci sono altre soluzioni.

Giuseppe Crapisi

alfonso ha detto...

10 aprile 2008, in Pino Corrias
La grande truffa dei partiti: spese 117, rimborsi 500

Vanity Fair, 16 aprile 2008

Se non siete di Ceppaloni, se non sposerete il figlio o la figlia di un miliardario, il lavoro che fa per voi è fondare un partito, investire un po' di soldi nella prossima campagna elettorale e poi diventare ricchi. Con i rimborsi.

Secondo la relazione della Corte dei Conti appena depositata alle Camere, i partiti hanno incassato 500 milioni di euro di rimborsi elettorali, oltre quattro volte i 117 milioni spesi nella campagna elettorale del 2006. Una magia resa possibile da piccolissime modifiche legislative modellate in silenzio, mese dopo mese, legislatura dopo legislatura, dagli stessi parlamentari che erogano davanti a uno specchio. E dietro allo specchio incassano.

Dal 1993 a oggi - rivela una istruttiva ricerca dei Radicali - i partiti hanno aumentato i propri contributi del 600 per cento. Cavalcando la prateria di cinque elezioni successive, mentre nel Paese reale accadevano piccoli inciampi senza importanza, come Tangentopoli, le bombe di mafia, la globalizzazione, l'ascesa della Lega Nord e poi di Berlusconi, un referendum contro il finanziamento pubblico dei partiti, lampi di terrorismo con morti ammazzati, la resa di almeno tre regioni del Sud al potere nero del crimine, il collasso campano. E insomma quella deriva italiana che va separando l'iceberg della politica e dei politici dalle onde oceaniche del risentimento che monterà, prima o poi, in tempesta.

Sarebbe interessante sapere se qualcuno - a destra o a sinistra - dirà una parola su questo mezzo miliardo di euro appena dissipati per mantenere la destra e la sinistra. Specialmente in questo finale di partita elettorale, tra le cento promesse per alleviare la quarta settimana degli italiani sprovvisti di partito (e di rimborsi). Sarebbe interessante, ma non accadrà.

rimborsi elettorali, campagna elettorale,

permalink | creato da pino_corrias il 10/4/2008 alle 11:2 |

alfonso ha detto...

Trascrizione intervento Berlusconi a "Omnibus" del 10 apr.2008 (oggi)

Polito: La seconda domanda mi promette che questa volta non farà licenziare nessun giornalista della Rai che la pensa in maniera sgradevole per lei come avvenne l’altra volta con l’editto bulgaro?
Berlusconi: allora l’altra volta io non ho fatto licenziare in vita mia nessuno, e non ho fatto licenziare tanto meno qualcuno in Rai dove io non ho mai messo il naso, ho detto una battuta convinto che fosse una battuta diretta solo…
Piroso : …e qualcun altro ce l’ha messo il naso Presidente.
B. beh, ma contro la mia volontà perche’ io non volevo assolutamente che si arrivasse alla decisione poi e’ stato lo stesso Biagi che ha deciso per una lauta eh… eh… risposta alle sue esigenze di… che… ha preferito di lasciare, ma io ho insistito fino all’ultimo che Biagi restasse in Rai. Cosa avevo detto; avevo detto che certi giornalisti come Biagi e Santoro avevano fatto un uso criminoso della televisione; continuo a sostenerlo anche adesso, soprattutto violando le regole della comunicazione elettorale, qualche volta…con Santoro basta che la gente guardi ancora oggi quello che combina Santoro e che fa combinare a Travaglio nella sua trasmissione per capire che e’ qualcosa che in una moderna democrazia non si dovrebbe permettere perche che Travaglio possa accusare chiunque di tutto, e di piu’senza avere un contraddittorio…
Polito: quindi licenzia Travaglio allora
B.: …e’ una cosa che non dovrebbe essere possibile in un servizio pubblico pagato coi soldi di tutti,
Polito :…che fa lo licenzia Travaglio?
B.: porto a confronto cio’ che han fatto le reti che io ho fondato e da cui mi sono distaccato quattordici anni fa, non c’e’ nella storia di mediaset una sola, non solo un solo ciclo di trasmissioni alla Santoro, ma una sola trasmissione, uno speciale che sia d’attacco alla sinistra o personaggi di interesse della sinistra.
Piroso: pero’ Presidente Tremonti ad Annozero ci è andato tranquillamente ha esposto le sue ragioni cioè…
B.: scusi, sia oggettivo Direttore lei si vergognerebbe di aver qui una trasmissione come Annozero e non la permetterebbe mai, che poi ogni tanto ci siano degli alibi per cui fanno arrivare Tremonti, e in quella trasmissione lo fanno parlare, questo e’ l’alibi che non contraddice la regola della trasmissione.
Polito: ma Presidente, ma la mia domanda e’ proprio questa: la chiudete Annozero?
B.: …ma non saro’ io, io non ho mai, nemmeno, nemmeno, non ho mai, con…io sono l’editore piu’ liberale che sia mai comparso sulla scena editoriale italiana…
Polito: …e allora accetti anche Santoro
B.: …lo domandi a tutti i direttori e giornalisti di Mediaset e della Mondadori, si ricordi cosa disse Montanelli, da cui qualche volta mi dividevano le idee, io non ho mai fatto un intervento sulla libertà dei singoli giornalisti, non ho mai imposto nulla al contrario di quello che fa la sinistra gravando di telefonate continuative i poveri direttori dei telegiornali e delle trasmissioni della Rai…
Polito: vabe’ le telefonate e’ meglio lasciarle stare
B.: …domandi, domandi, scusi… ai direttori, io ho ricevuto una telefonata da Saccà e ne ho approfittato per fare quello che si chiede ad un leader politico di riparare a delle ingiustizie, a delle persone che pur essendo brave si vedevano preferite a chi aveva rapporti di altro tipo con chi decideva in Rai. Quindi quella telefonata che ho ricevuto, l’ho utilizzata per quello, con la mia segretaria che mi mandava le comunicazioni che erano venute da varie fonti, tra l’altro il fratello di una di queste attrici che e’ un nostro consigliere di Rieti e che mi sottoponeva il fatto di una scelta che era stata fatta dal produttore privato e disdetta per una vicinanza amicale da un funzionario della Rai che era, vabe’ mi scusi, io per dire…
Polito: vabe’ ma quelle sono raccomandazioni, sono raccomandazioni, succede a tutti.
B.: …io non ho paura di ricevere nessuna smentita quando dico che io le telefonate non le faccio, che la sinistra ne fa tre o quattro al giorno allo stesso direttore minacciandoli, minacciandoli di antipatia o di rappresaglie future
Polito: chi e’ questo direttore ?
B.: guardi non sto a fare nomi, domandi ai suoi colleghi direttori, non potranno smentirmi…
Polito: glielo chiederemo…
B.: guardi, io sono da sempre l’editore ed il politico piu’ liberale della storia della Repubblica Italiana.

Stranistranieri ha detto...

Voterò Di Pietro alla Camera e al Senato non lo so. Ma voterò perchè lo ritengo ancora un diritto.

Anonimo ha detto...

Al Senato Sinistra Arcobaleno, Daniela!

C.