sabato 10 gennaio 2009

Un minuto di silenzio


Oggi a Firenze, lutto cittadino per i tre ragazzi morti a seguito di un incidente stradale sulla via Pistoiese, dopo l'uscita dalla discoteca Viper. La macchina, lanciata a tutta velocità e guidata da un ragazzo imbottito di alcool e canne, si è schiantata contro un albero. Due ragazze avevano sedici anni, gli altri diciotto o venti. Uno si è salvato. A mezzogiorno, a scuola, è suonata la campanella per fare un minuto di silenzio. Io non facevo lezione ma mi trovavo in classe con molti colleghi per un corso di aggiornamento. Prima del silenzio, ho alzato la mano e ho chiesto di dire qualcosa.

- Un lutto cittadino per una tragedia privata e per fare coraggio a quattro famiglie gettate nella disperazione: questo mi sembra un atto di grande umanità. E sembra che il sindaco abbia voluto far riflettere tutti quei ragazzi che buttano via così la propria vita. Però in queste settimane così tristi, macchiate di sangue, offese da una guerra che si sta svolgendo a due passi da noi, avrei voluto che il lutto cittadino si esprimesse attraverso lezioni di storia nelle classi, attraverso le discussioni nelle famiglie che permettono a ragazze di sedici anni di tornare a casa la mattina, che danno loro soldi per girare e passare da un locale all'altro, che comprano macchine, motorini e in cambio non chiedono niente. La guerra e il consumo sfrenato della vita. Nessuno che riesca a costruire una barriera di no. Avrei voluto che il silenzio - ammesso che serva a qualcosa - non si fermasse oggi in via Pistoiese.

Questo il mio discorso un po' retorico. Mi guardavano strano, qualcuno ha detto che ognuno il silenzio poteva osservarlo per quello che voleva. Fine della discussione. Ho sentito anche qualche chiacchiericcio del tipo: - Chi non ha figli parla bene...

2 commenti:

alfonso ha detto...

Hai ragione. Il fatto è che scuola e famiglia pesano sempre meno nell'educazione dei nostri ragazzi e pesano di più modelli contrabbandati, spesso, dagli stessi che indicono lutti cittadini e nazioali.

Donna Cannone ha detto...

chi non ha figli parla bene, e spesso ha ragionato meglio!
Ammirevole il tuo tentativo di condividere queste riflessioni - laconicamente triste la reazione ottusa, così rappresentativa della peggio umanità.
C'è però un altro apsetto da denunciare: le lobby intoccabili dei produttori di auto, che mettono sul merctao auto che superano di deine di km/ora i limiti e nessuno dice mai un c****o di niente!