Avevo la radio sintonizzata su Radio Blu o qualcosa del genere. In macchina su in montagna, ogni cinque minuti il "search" sul display dice che le onde (le onde? Boh!) non arrivano. Cerco un'altra stazione, sento qualcuno che legge una notizia graffiata dall'ondeggiamento: un cane, torturato, sodomizzato, seppellito....Non ce la faccio, spengo. Mi viene da vomitare. Mi fermo, scendo.
Il peso, il peso che ogni giorno dobbiamo sopportare, il peso delle notizie che arrivano dal fronte della cattiveria. E a volte la paura di essere vittime dei cattivi, e la paura di diventare un giorno cattivi. Noi stessi.
Se un essere umano può torturare, violentare, uccidere. In guerra e in pace. Se può compiere tutti gli orrori di cui ogni giorno veniamo a conoscenza, allora la materia di cui siamo fatti è impastata con terra andata a male. Da sempre.
2 commenti:
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condivido in pieno. Tuttavia, trovo ancor più mostruosa la strumentalizzazione dell'informazione, che - soprattutto nei mesi estiv - viene urlata, incarognita, assettata di sempre più sangue.
ma finchè stiamo a ripeterci che 'l'uomo in essenza è buono' anzichè riconoscere la nostra natura, passi avanti non ne facciamo.
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